Da noi l’acqua è una cosa banale: è normale che sia sempre presente e disponibile direttamente in casa, per cui spesso la sprechiamo, la trattiamo come merce senza importanza. Non è certo così in Centrafrica, dove persino la pioggia è così preziosa che viene chiamata «Ngu ti Nzapa», ovvero «acqua di Dio»…
Proprio questa differenza «liquida» fa da filo conduttore alla mostra aperta lo scorso 8 dicembre nel salone Giovanni Paolo II dal Gruppo missionario della parrocchia Sacro Cuore di Lissone. L’ormai consueto appuntamento annuale è dedicato al progetto di miglioramento dei pozzi nella missione centrafricana dei padri betharramiti, ma soprattutto vuol essere un percorso di informazione e approfondimento intorno alla diseguaglianza nella distribuzione delle risorse idriche nel mondo: dove i Paesi ricchi, col 20% della popolazione globale, consumano circa l’80 % dell’acqua.
La mostra «Gocce di missione» – aperta questo week-end e il prossimo dalle 9.30 alle 12 e dalle 17.30 alle 20 – offrirà durante la settimana visite guidate alle classi della primaria «Tasso», che da anni approfittano dell’iniziativa per le loro uscite didattiche.
