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Il santuario rinasce con Expo

 

Ha 207 anni, ma gode di ottima salute. Il santuario della Fametta è una piccola chiesetta edificata nel 1808 a Castellazzo di Bollate, appena fuori Milano, presso la parrocchia di San Guglielmo, oggi gestita dai padri betarramiti Egidio Zoia e Ennio Bianchi. Il luogo è da sempre soggetto a grandi devozioni popolari da parte degli abitanti del posto, tanto che durante la seconda guerra mondiale le fotografie dei militari in armi si portavano proprio qui per metterli «al sicuro» sotto alla Madonna… Oggi, due secoli dopo, il santuario mantiene un profilo «universale», approfittando della posizione privilegiata a un solo chilometro dall’Expo di Rho-Pero. La fiera milanese ha infatti messo a disposizione dei fondi per riqualificare la piazza del piccolo santuario, regalando all’area una nuova pavimentazione, un intervento di rafforzamento delle murature esterne, una rete di smaltimento acque e pure un nuovo impianto di illuminazione. Tra le migliorie apportate al veterano santuario anche una pista ciclabile per arrivare sul sagrato direttamente su due ruote. All’inizio di luglio, per festeggiare la fine dei lavori delle «vie d’acqua nord», è stata organizzata una biciclettata nei dintorni: un bel modo per far arrivare le piccole attrazioni di Bollate fino all’enorme Expo.

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