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La festa di famiglia torna ad Albavilla

È stato un ritorno alle origini l’edizione 2019 della festa dei parenti, tenutasi ad Albavilla lo scorso 1 dicembre. Proprio da qui infatti cinque anni fa era nata la tradizione della giornata che i padri betharramiti in collaborazione con il centro di comunicazione Betagorà offrono ogni anno, poco prima del Natale, agli amici e ai familiari dei sacerdoti. In un lustro questo è diventato un appuntamento atteso e partecipato, quest’anno vissuto con moltissimo attaccamento e convivialità. A riscaldare gli animi prima della messa e del pranzo insieme ci hanno pensato un video ricordo di padre Antonio Canavesi, recentemente scomparso, che ha commosso la platea e i relatori a cui è stato affidato il compito di fare il punto sulla situazione della famiglia betharramita. Padre Piero Trameri ha fatto gli onori di casa e ha poi raccontato le esperienze in atto di collaborazione e interscambio fruttuoso tra il vicariato d’Italia e le altre vicarie; Camilla Frigerio, giovane studentessa di medicina, ha raccontato con immagini e uno sguardo fresco le proprie esperienze di volontaria nelle missioni betharramite di Thailandia e Centrafrica; mentre padre Andrea Antonini – decano dei betharramiti italiani – ha ricordato una serie di aneddoti vissuti nel villaggio africano di Niem. Fratel Angelo Sala, rientrato in Italia per un periodo di riposo, ha infine approfondito il lavoro del centro Saint Michel di Bouar (Centrafrica), polo d’avanguardia per la cura di persone in Aids che spera di riuscire a dotarsi presto di un’unità mobile con cui raggiungere e assistere anche i pazienti che non riescono a raggiungere la struttura sanitaria. Presente alla giornata anche il superiore regionale padre Jean-Luc Morin che ha concluso così: «Non dobbiamo pensarci solo come congregazione ma come famiglia di cui voi laici fate parte. In questa parte di mondo non ci sono molte vocazioni religiose ma non dobbiamo sederci e rassegnarci. Anzi, dobbiamo essere ancora più inventivi. Diventiamo più “poveri” di vocazioni: ecco questa è l’occasione per noi di tornare all’essenziale e di ritrovare la gioia di dipendere dagli altri e di condividere. In fondo siamo una famiglia che il Signore ha voluto piccola e povera: per questo non abbiamo niente da perdere e possiamo cercare nuove strade. Conto su di voi».

 

 

 

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