Un uomo disponibile, attento agli ultimi e con grande senso di comunità. Questo era padre Giulio Forloni, deceduto ieri sera a 85 anni nella casa di riposo San Carlo di Solbiate Comasco. Per essere seguito nella malattia che lo aveva colpito da qualche anno era stato trasferito qui dall’amata Villa del Pino, la casa famiglia per persone in Aids a cui padre Giulio ha dedicato metà della sua vita.
Padre Giulio era nato il 18 dicembre 1935 a Passirana di Rho da dove aveva cominciato l’iter canonico verso il sacerdozio, ricevuto a Milano il 23 dicembre 1961. Dopo due brevissime esperienze a Lissone e a Roma, il giovane padre Giulio viene mandato ad Albiate. Qui resta dal 1964 al 1983: quasi un ventennio esatto durante il quale insegna religione nelle scuole della Brianza coltivando un grande rapporto con i colleghi e gli studenti che ancora oggi di lui conservano un ricordo. Girando nelle diverse parrocchie della zona, poi, padre Giulio segue i gruppi: quelli dei giovani legati a Comunione e Liberazione (alla cui pedagogia e spiritualità il betharramita s’ispirò sempre), dei fidanzati e delle vedove ma dove inizia pure a lavorare come volontario insieme alle persone con disabilità e matura una particolare attenzione nei confronti degli svantaggiati, che coltiverà anche nel nuovo incarico nella parrocchia di Castellazzo di Bollate.
Di questa predisposizione certamente si accorsero anche i superiori se nel 1991 è proprio a lui che viene chiesto di trasferirsi a Villa del Pino, la ex casa dello studentato della congregazione adagiata sui colli romani che il giovane prete Mario Longoni chiede di trasformare in una casa-famiglia in cui i religiosi possano vivere insieme a persone in AIDS. Padre Giulio accetta e contribuisce a formare la comunità di Monte Porzio Catone: ha già 55 anni ma non esista a rimboccarsi le maniche. Da allora, per 27 anni, spinge le carrozzine degli ospiti, assiste i malati, sparecchia la tavola, fa i turni di notte e continua la preparazione delle coppie al matrimonio – un’attività che gli era particolarmente cara – seguendone a decine. «In casa famiglia – ricorda padre Mario Longoni – era circondato da una specie di alone epico per cui per tutti noi era un mito».
Le esequie di padre Giulio saranno celebrate martedì 26 ottobre ore 15.15 presso il Santuario della Madonna Addolorata di Rho. Alle ore 10 di martedì 26 ottobre la salma di padre Giulio sarà nella chiesa parrocchiale di Passirana per una veglia di preghiera.