Di fronte alla crisi dei profughi ucraini in fuga dalla guerra, la parrocchia di Langhirano ha avuto subito chiaro che fare. La comunità guidata dai padri betharramiti Aldo Nespoli e Maurizio Vismara ha deciso di aprire le porte e accogliere famiglie in fuga dalla guerra. «L’esperienza – spiega padre Aldo – è cominciata domenica scorsa con l’arrivo di un nucleo famigliare, formato da un nonno e quattro nipoti adolescenti, che hanno parenti qui a Langhirano. Per loro abbiamo messo a disposizione un appartamento parrocchiale inutilizzato. Presto li conosceremo meglio e, grazie alla necessaria intermediazione linguistica, riusciremo a comunicare con più scioltezza. Ad ogni modo ci stiamo già attrezzando per rendere abitabili altri due luoghi con l’obiettivo di ospitare una ventina di persone. Oltre all’alloggio a queste persone serve una rete di sostegno a livello burocratico e materiale: per questo possiamo contare sia sulla collaborazione dei Servizi Sociali del Comune di Langhirano sia sull’intervento di privati, soprattutto industriali della zona, che si sono resi disponibili ad aiutare». Per l’Ucraina per due lunedì la parrocchia di Langhirano ha organizzato una giornata di adorazione e presto attiverà un conto corrente dedicato per incanalare la raccolta fondi destinata ai profughi provenienti da questa terra.
