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Da via del Corso al Centrafrica: l’arte di “Mama Afrika” finanzia le scuole di villaggio

Per una settimana via del Corso, a Roma, ha ospitato un pezzetto d’Africa. Ce l’hanno portata 40 artisti che, su iniziativa della pittrice ed organizzatrice di eventi Paola Aleandri, hanno realizzato altrettante opere ispirate alle bellezze tanto quanto alle difficoltà di quel continente. Il materiale è confluito nella rassegna “Mama Afrika: l’arte per il Centrafrica” che è stata esposta a inizio luglio nella Galleria dei Miracoli, lo spazio espositivo affine alla chiesa gestita dai padri betharramiti Santa Maria dei Miracoli in Piazza del Popolo. Gli artisti hanno accettato di mettere a disposizione le loro opere a titolo gratuito e, proprio grazie alla loro generosità, dalla vendita delle opere sono stati raccolti 750 euro che verranno devoluti in favore della popolazione della Repubblica Centrafricana, uno dei Paesi più poveri del mondo, dove i missionari betharramiti operano con progetti sociali e sanitari. «Un euro – ha spiegato durante l’inaugurazione della mostra padre Beniamino Gusmeroli, da 32 anni missionario in Centrafrica e attualmente in Italia per un periodo di vacanza – è la cifra con cui una famiglia vive, al giorno, in Repubblica Centrafricana. Siamo in un Paese dove la popolazione punta alla stretta sussistenza; in questi anni abbiamo cercato di dare una prospettiva più ampia attraverso la creazione di progetti agricoli e in particolare: di un magazzino di acquisto e rivendita che permette agli agricoltori di avere uno sbocco con un guadagno certo per le proprie produzioni, e una fiera agricola annuale in cui convergono 250 associazioni di coltivatori e che negli anni si è accreditato come  appuntamento fondamentale per l’intera regione». Il ricavato della vendita delle opere presentate a Mama Afrika arriveranno in Centrafrica attraverso l’associazione AMICI Betharram Onlus, che dall’Italia sostiene i progetti dei padri betharramiti: il suo segretario, Parfait Nitunga, ha ringraziato gli organizzatori per aver pensato a un momento di sensibilizzazione e ha aggiunto: «Come tutte le associazioni viviamo dell’aiuto delle persone come voi. Grazie alla vostra generosità andremo a sostenere le attività delle scuole che negli anni i missionari hanno costruito in prossimità dei villaggi per permettere a tutti i bambini e alle bambine di frequentare almeno il primo ciclo scolastico. Gli alunni pagano una cifra simbolica con cui naturalmente è impossibile pagare lo stipendio ai maestri e per questo sono fondamentali le donazioni come la vostra».

 

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