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Lissone: le opere di Carla Venturi per lasciare un segno a Niem

Sono delle opere che lasciano un segno, letteralmente e metaforicamente, quelle dell’artista veronese Carla Venturi che ne ha regalate un centinaio ai padri di Bétharram per un’iniziativa benefica. Si tratta infatti di stampe realizzate con la complessa tecnica dell’acquaforte, che prevede l’incisione di una matrice di metallo per comporne il disegno. Come Durer e Rembrandt prima di lei, Carla Venturi corrode una lastra di zinco o di rame con un acido e ricava paesaggi, volti e oggetti che, una volta inchiostrati, imprimerà su carta grazie a un torchio azionato a mano: il risultato sono pezzi unici, mai esattamente identici tra loro. L’artista, molto nota in Francia dove ha realizzato varie mostre tra cui una anche nella parrocchia betharramita di Pau, ha deciso di devolvere gratuitamente il suo prezioso lavoro all’associazione AMICI Betharram Onlus per contribuire alla realizzazione della sala operatoria a Niem che diventerà un segno importante per il popolo centrafricano. L’iniziativa si inserisce dunque nell’ambito del «Progetto Isa» che vuole legare la memoria di Isabella Pozzi, sorella del missionario padre Tiziano e donna attiva nella parrocchia Sacro Cuore di Lissone, al blocco operatorio del dispensario africano. Ecco perché nei giorni festivi di dicembre a partire dal giorno dell’Immacolata fino al 17 dicembre, gli amici di Isa allestiranno un banchetto in piazza Libertà a Lissone dove sarà possibile acquistare a prezzi accessibili le stampe e contribuire così alla realizzazione di un bellissimo progetto.

 

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