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Addio al miracolato di san Michele

È morto nei giorni scorsi a 82 anni uno degli ultimi «miracolati» di san Michele. Il basco Pierra (Pierre) Anghelu viveva ancora con la sorella Maïté nella casa di Oneix dove il bambino Garicoits era stato mandato come domestico e pastorello e dove la padrona lo aveva incoraggiato a prepararsi per la prima comunione, che non aveva ancora fatto a causa della terroristica cultura giansenista del tempo.

Piarra aveva assunto con impegno speciale la lontana eredità di aver ospitato un santo nella casa di famiglia, anche per una ragione molto personale: quando era soldato in Algeria negli anni Cinquanta, durante la guerra che la colonia nordafricana sostenne per l’indipendenza dalla madrepatria francese, si era trovato con soli 6 compagni in un piccolo avamposto furiosamente mitragliato dai ribelli e lì aveva invocato in basco san Michele: «Vieni, vieni, vieni! Non vedi che sono in pericolo? Io sono nato nella casa dove tu hai vissuto tanti anni, vieni a salvarmi!». Recitati il Padre nostro e l’Ave Maria, il mitragliamento cessò e gli assalitori se ne andarono.

«E nessuno mi può togliere dalla testa – assicurava l’anziano Pierra a tutti gli amici dei betharramiti che si recavano a visitare la casa degli Anghelu e anche in un’intervista televisiva di qualche anno fa – che Garicoits era lì, vicino a me, anche se non lo vedevo».

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