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Addio, padre Antonio

Se ne è andato ieri pomeriggio nella comunità di Albiate che da undici anni era diventata la sua casa. Padre Antonio Canavesi, 83 anni, è scomparso al termine di una malattia che lo aveva segnato negli ultimi mesi. Nato a Rho il 5 maggio 1936 e ordinato prete a Milano il 23 maggio 1964, padre Antonio – complice il carattere mite, la disponibilità e l’umorismo con cui velava di sorriso le novità quotidiane – nella sua vita ha fatto di tutto un po’: il parroco nella parrocchia reatina di Pozzaglia Sabino, il ministro al santuario dei Miracoli di Roma e al Sacro Cuore di Lissone; infine l’economo di varie comunità tra cui appunto quella del Bel Ramo di Albiate dove dal 2008 viveva. Anche nella scuola – attività che ha praticato dal 1966 al 1973 sia a Colico sia ad Albavilla – il betharramita si è adattato a insegnare matematica e scienze così come francese e musica (aveva infatti anche una bella voce). L’esperienza che ricordava più volentieri padre Antonio era però quella della missione: inviato in Terra Santa (a Betlemme negli anni Ottanta e poi a Nazareth) e in Costa d’Avorio, nel 1986 insieme a padre Arialdo Urbani aveva fondato la comunità di Niem in Repubblica Centrafricana, dove non a caso nel 2014 non esitò a tornare per qualche mese per una «sostituzione d’emergenza» di un confratello dovuto rientrare in Italia. I funerali verranno celebrati sabato 3 agosto alle 11 nella parrocchia di San Paolo a Castellazzo di Rho; poi padre Antonio Canavesi riposerà nella cappella dei preti del cimitero di Rho.

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