«Architettura e liturgia. Intese, oltre i malintesi». È questo il titolo dell’ultimo libro (Tab Edizioni) del giornalista Leonardo Servadio che lo presenterà giovedì 19 ottobre, alle ore 18, presso il salone parrocchiale della chiesa Santa Maria dei Miracoli, a Roma. A 60 anni dal Concilio Vaticano II e a 30 anni dalla pubblicazione della Nota pastorale della Conferenza Episcopale Italiana sulla Progettazione delle nuove chiese, il volume vuole fare il punto della situazione e indagare se si sia raggiunto un equilibrio tra architettura e liturgia nelle chiese di nuova costruzione e se, in quelle esistenti, si sia trovato il modo e il tempo per pensare a un adeguamento. Dell’argomento – caro anche al rettore betharramita del santuario, padre Ercole Ceriani, che di adeguamenti liturgici si è più volte occupato nella sua professione di architetto – parleranno l’autore insieme a don Luca Franceschini, responsabile dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana, Stefano Mavilio, architetto, docente alla Facoltà di Architettura dell’Università di Valle Giulia, e Giovanni Gazzaneo, coordinatore della rivista Luoghi dell’Infinito e critico d’arte. La serata sarà anche l’occasione per riflettere sulla forma delle chiese contemporanee e su come l’architettura religiosa possa provare a inserirsi – senza scomparire ma nemmeno emergere – nello spazio trafficato e cementificato delle nostre città.
