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Al Saint Michel mancano i test CD4 ma Rovereto c’è

Sabato scorso padre Piero Trameri ha visitato il gruppo Arcobaleno di Rovereto (Trento) che in questi anni ha sostenuto molti progetti dei padri betharramiti in Repubblica Centrafricana, proprio con l’obiettivo di aggiornare tutti i sostenitori sull’andamento di quella missione. Ospite della parrocchia locale, padre Piero ha presentato una relazione del suo recente viaggio centrafricano, mettendo in luce sia i risultati raggiunti sia le difficoltà più impellenti. Tra queste figura la situazione in cui si trova il Centro Saint Michel di Bouar: recentemente la struttura specializzata nella cura per persone in Aids, diretta dall’italiano fratel Angelo Sala, si è vista ridurre gli aiuti provenienti dal Fondo monetario internazionale per l’acquisto dei test per la misurazione nel sangue delle cellule CD4. Questo esame è fondamentale per valutare lo stato del sistema immunitario dei pazienti, accertare e monitorare l’andamento della malattia o l’aderenza alla terapia e a questo scopo il personale del Centro Saint Michel sottopone al test le persone che ha in carico. Una buona prassi che ora il taglio dei fondi internazionali ha reso complicata. Procedere all’acquisto dei test in modo autonomo non è sostenibile: un singolo kit, contenente 100 test necessari per coprire tre mesi di attività sanitaria, costa circa 1.200 euro. Per questo, in attesa che si trovi una soluzione al problema a lungo termine, il gruppo missionario di Rovereto si è messo ancora una volta una mano sul cuore e in pochi giorni ha raccolto la somma necessaria che sarà immediatamente devoluta al Centro Saint Michel che potrà così continuare a svolgere in pieno la propria attività.

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