Alla fine di un anno che ha visto una lunga serie di lutti susseguirsi tra le comunità della Penisola, la famiglia betharramita italiana si è ritrovata per ricordare i religiosi defunti e ringraziare per la loro opera umana e spirituale. Lo ha fatto sabato 4 dicembre, ad Albiate, modificando un poco l’ormai rodato format della «festa dei parenti», la giornata che ogni anno, poco prima del Natale, i padri betharramiti in collaborazione con il centro di comunicazione Betagorà offrono ad amici e familiari dei sacerdoti. L’appuntamento – saltato lo scorso anno a causa della pandemia – quest’anno ha inevitabilmente assunto il tono della commemorazione sia nella messa di suffragio presieduta dal Vicario per l’Italia padre Piero Trameri sia nel successivo incontro di condivisione di foto e ricordi che ha preceduto il tradizionale pranzo insieme. Non poteva essere altrimenti, in effetti, anche perché la lunga lista di perdite comincia da padre Carlo Antonini, defunto il 1° dicembre 2019, proprio nel giorno in cui era in corso l’ultimo ritrovo tra amici e parenti dei betharramiti. Di lui e di tutti i religiosi scomparsi – Celeste Perlini, Angelo Pajno, Fiorenzo Trivelli, Massimo Motta, Mario Zappa, Carlo Ruti, Davide Villa, Franco Cesana, Giuseppe Franchi, Giuseppe Lietti, Giovanni Duca, Giulio Forloni ed Egidio Zoia – confratelli, parenti e amici hanno consegnato un ricordo sincero e si sono impegnati a raccoglierne l’eredità.