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Case-alloggio a convegno: una famiglia eccellente

 

Non avrebbero potuto mancare l’appuntamento perché anche loro rientrano in quella «cronica evoluzione» che coinvolge le case-famiglia per persone con Hiv e che è stato il tema centrale del seminario nazionale del Coordinamento italiano delle case alloggio (CICA) tenutosi dal 7 al 9 novembre a Sassari. Quest’anno Villa del Pino è stata rappresentata dal responsabile padre Mario Longoni e da un operatore, Cristian. «Se ho contato bene – spiega padre Mario – questo è il 21° Seminario Nazionale del CICA al quale partecipo e mi piace sottolineare che ho ritrovato, quest’anno, un bel clima di rimpatriata e tanta affabilità tra gli operatori delle case-alloggio per persone in Aids di tutta Italia. Credo soprattutto perché quest’anno si è scelto di riunirci all’interno di una Casa Famiglia, quella di Sassari, e risentire – come sottolineava con tanta emozione don Carlo Vinco tanti anni fa – “l’odore del minestrone“». L’argomento trattato dall’edizione 2017 del seminario dell’ente è stato però come sempre molto specialistico: «I presenti hanno dimostrato un livello professionale di eccellenza sommato a delle competenze straordinarie, tanto che uno dei relatori, il professore e antropologo Felice Di Lernia, ha riconosciuto agli operatori una capacità rara di saper raggiungere certi obiettivi». I partecipanti divisi in gruppo hanno poi riflettuto sul tipo di lavoro di squadra che entra in gioco nelle diverse case-famiglie e – confrontando la pratica con la teoria – hanno sottolineato il valore aggiunto della cosiddetta «équipe evolutiva», cioè un personale che ha la capacità di cambiare e che si lascia stupire dall’inatteso, affrontando la realtà con curiosità e fiducia a differenza dell’«équipe omeostatica» che si definisce proprio per il fatto di mantenere salda l’organizzazione ma che finisce per fermarsi al pregiudizio.

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