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Concorso Presepi betarramita: ecco i VINCITORI

E’ arrivata anche l’Epifania, che (quasi) tutte le feste si porta via… Solo oggi infatti, quasi come piacevole colpo di coda delle festività appena trascorse, pubblichiamo il nostro «regalo» natalizio ovvero la classifica finale del Concorso Presepi betarramita che avevamo bandito con questo post. Alla prima edizione del Premio hanno partecipato una dozzina di natività e di diverse specie. Dalle tradizionali a quelle più «contemporanee», dalle domestiche alle iniziative di parrocchia. La commissione natalizia del Vicariato presieduta da padre Aldo Nespoli affiancato da consiglieri tra laici e sacerdoti ha deciso – diversamente da quanto previsto – di premiare non uno ma ben tre presepi tra i pervenuti. Deliberare un solo vincitore tra opere di sapore del tutto diverso era infatti impresa troppo ardua e il Vicario ha preferito suddividere i presepi in sottocategorie, premiando il migliore per ognuna.

 

Dunque: per la sezione «presepi tradizionali» vince una natività allestita nel camino di casa, con ruscello e laghetto reali, opera di Antonio Nespoli, al quale consegniamo il presepe in foto da esporre il prossimo Natale.

 

Tra i «presepi moderni» invece si aggiudica la palma della vittoria (una natività poco istituzionale…) il lavoro di Luigi Farina il quale ha rappresentato la facciata della chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù a Lissone circondata da alcune spirali che salgono verso il cielo ad indicare le preghiere di coloro che si recano nel luogo della natività, collocata nel portale della chiesa.

Infine la menzione d’onore tra i presepi di comunità e parrocchie betarramite va alla parrocchia di Lissone con il suo presepio esterno realizzato sul piazzale della chiesa dai parrocchiani Marco Arosio, Pietro Mariani, Roberto Monguzzi e Luigi Assoni con la consulenza di padre Giacomo Spini. A loro sarà recapitata una bella icona come riconoscimento. Il titolo della loro opera è «Natale per tutte le genti» e parte dalla riflessione sul versetto di Giovanni (2, 14) :«E il Verbo si fece carne e pose la sua tenda in mezzo a noi».Il fondale blu stellato a forma di porta aperta richiama la notte ma anche l’universalità della porta santa aperta sul mondo. Al centro la tenda con la natività da cui partono le funi che arrivano ad essere “picchettate” sul mondo intero, rappresentato dal semicerchio con i colori dei continenti. La natività di Gesù è quindi un elemento di unione fra tutte le genti.

 

Tutti i vincitori verranno contattati personalmente per ritirare il premio. A tutte le altre belle opere concorrenti almeno il premio di consolazione di essere pubblicate online qui in una coloratissima galleria (eccetto il presepio della parrocchia di Montemurlo, così monumentale che per apprezzarlo in tutta la sua bellezza serve un video, questo). Nella didascalia trovate autore e descrizione dell’opera: a tutti facciamo un grosso applauso, all’anno prossimo!

 

Montemurlo, presepio della parrocchia Sacro Cuore di Gesù – video

 

 

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