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Da Garicoïts a Frassati: i “betharramici” si preparano al Giubileo dei Giovani

Tra la nascita di San Michele Garicoïts e quella di Piergiorgio Frassati passano poco più di cento anni, eppure la storia del santo basco e quella del giovane torinese sono intrecciate dalla medesima trama, intessuta con l’amore per Cristo e la stessa passione per le montagne. Così i Pirenei francesi e le cime piemontesi non sono mai stati più vicini. “Fino al cielo”, amava dire San Michele, “Verso l’Alto” era il motto preferito di Piergiorgio, un continuo puntare lo sguardo oltre l’orizzonte o, come direbbe Eugenio Montale “più in là”, tutte espressioni care a chi ha capito che per trovare Dio occorre avere il coraggio di alzarsi dal divano, allacciarsi le scarpe e camminare verso l’essenziale della vita.

È di questo che hanno parlato i giovani laici betharramiti, i “betharramici”, domenica 30 marzo, riuniti presso la parrocchia di San Francesco a Pistoia, dove insieme a padre Simone,  superiore regionale, si stanno preparando a partecipare al Giubileo dei Giovani che si terrà a Roma il prossimo agosto, occasione nella quale sarà canonizzato proprio Piergiorgio Frassati, esempio di fede gioiosa tra i giovani.

Sono ormai tanti anni che i “betharramici” si ritrovano periodicamente per approfondire il carisma di San Michele e per condividere esperienze forti di fede. Molte, infatti sono state le Giornate Mondiali della Gioventù a cui hanno partecipato e adesso, nuovamente e con entusiasmo hanno pronunciato il proprio “eccomi” alla volta di Roma.

Avanti sempre, quindi! O come direbbe Piergiorgio… verso l’Alto!

Alessandra Corti

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