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Da martire a cardinale: don Ernest Simoni visita a Ponte a Elsa

È l’unico sacerdote vivente che può testimoniare la persecuzione del regime di Enver Hoxha in Albania e la sua storia di martirio personale ha fatto piangere papa Francesco al quale la raccontò il 21 settembre 2014 nella cattedrale di Tirana. Don Ernest Simoni, 84 anni, entrò a dieci anni nel collegio francescano del suo paese natale e vi rimase fino al 1948 quando il regime comunista di Hoxha chiuse il convento ed espulse i novizi. Fatto arruolare forzatamente, non smise mai di pregare: clandestinamente terminò gli studi teologici e fu ordinato prete il 7 aprile 1956. Arrestato dalle autorità comuniste nel 1963, fu torturato e condannato a morte finché la pena non venne commutata in 28 anni di carcere e lavori forzati, che concluse in regime di semilibertà dal 1981. Don Ernest, creato cardinale nel 2016, ha portato il messaggio che scaturisce dalla sua biografia anche in Italia. Lunedì scorso ha visitato la scuola dell’infanzia “Anna Municchi Rosano” della frazione di Bastia e ha poi celebrato una messa nella parrocchia di Ponte a Elsa insieme al vescovo di San Miniato, Andrea Migliavacca, e al betharramita padre Tiziano Molteni.

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