Anche i betarramiti hanno un monastero, ma non chiedete l’indirizzo… Infatti – anche se forse non lo sapevate – da anni la congregazione ha costruito una comunità di persone in preghiera… invisibile. Il gruppo dei «betarramiti oranti» per radunarsi ha bisogno solo dell’«ora» giusta, cioè di un foglio trimestrale distribuito a religiosi e laici e da usare come guida per la preghiera in spirito betarramita. A organizzare la comunità invisibile di lingua italiana è padre Pietro Villa (della parrocchia di Montemurlo) che ha sostituito dal 2015 padre Egidio Zoia, padre Angelo Pajno e padre Francesco Radaelli nel ruolo di abate degli oranti. Insomma, il monastero invisibile non è fatto di pietra, ma è solo una consonanza d’anime: chiunque può unirsi alla famiglia dei monaci da solo o in gruppo ogni giovedì. L’ora infatti ha una preghiera diversa pensata per ogni mese (quindi cambia ogni 4 appuntamenti) e comprende la lettura della Bibbia, la scoperta di un brano nuovo tratto dai testi spirituali di san Michele, infine una riflessione sui temi affrontati, una preghiera e un proposito pratico per la settimana. Il foglio da oggi è anche online e scaricabile qui.