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Il cammino di san Michele/6

Davanti alle inconfondibili persiane rosse della casa natale di san Michele Garicoits hanno posato i giovani betharramici che ieri, 10 agosto, sono giunti nel villaggio di Ibarre dopo cinque giorni di cammino. «Non siamo partiti con aspettative – hanno scritto oggi i ragazzi cercando di riassumere le prime impressioni, raggiunta la meta – ma con desideri da affidare lungo il nostro cammino, che ieri si è concluso con l’arrivo alla casa di San Michele. E ciò che si percepisce non è una fine ma una spinta a continuare. È questa la natura del desiderio, che si alimenta di un continuo nutrimento e vive di un’infinita fermentazione, sostenuta dai segni che la Grazia dona in modo concreto: con le amicizie che sono nate, le preoccupazioni condivise, la preghiera vissuta insieme. È successo anche a San Michele che dalla sua casa, ad un passo dalla cima delle montagne, contemplava il cielo. Pensava che si dovesse oltrepassare il limite e andare sempre più in alto, cercando di toccare il cielo. Questo è ciò che ci portiamo a casa: i desideri che hanno dato senso al cammino e un impegno ad ascoltarci, a rimanere pellegrini».

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