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Il Mosaico e Bétharram, mai così vicini

Anche se da qualche tempo gestita dalla Cooperativa Centro per l’Autonomia, ad essere un’opera legata alla spiritualità e alla congregazione dei padri di Bétharram, Villa del Pino ci tiene eccome. A dimostrarlo sono una serie di iniziative che «Il Mosaico» ha messo in atto proprio a partire dalla casa-famiglia ma che ha poi esportato in altri luoghi dell’arcipelago betharramita. Per esempio, l’associazione di Monte Porzio Catone – fa sapere in un bilancio retrospettivo – nel 2016 ha spedito presso la missione di Niem il generatore della corrente elettrica necessario per la sala operatoria che padre Tiziano Pozzi sta realizzando affianco al dispensario anche grazie ai fondi raccolti in Italia dall’associazione AMICI Betharram Onlus. Ma non solo: dopo essere stati tra i responsabili dell’apertura del Centro Saint Michel di Bouar per la cura delle persone in AIDS, Il Mosaico continua a sostenere il lavoro di fratel Angelo Sala nelle campagne di prevenzione dell’HIV. Durante l’ultimo viaggio in Repubblica Centrafricana, padre Mario Longoni ha constatato che, anche grazie alla distribuzione a tappeto di 20mila volantini stampati dal Mosaico e inviati a Bouar, i bambini hanno un’ottima conoscenza  delle caratteristiche dell’infezione e dei modi di trasmissione dell’AIDS. Infine, durante il Capitolo generale in Paraguay, padre Mario ha voluto portare il libro fotografico per i 25 anni della casa famiglia (ancora acquistabile online qui): è stata la prima occasione per spiegare meglio al neo eletto generale padre Gustavo Agin l’opera di Villa del Pino, un valore per l’intera Congregazione.

(foto di copertina, Vittore Buzzi)

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