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La guerra centrafricana vista dai bambini

Cos’è la guerra in Repubblica Centrafricana, l’emittente araba Al Jazeera l’ha chiesto ai bambini, prime vittime di un ciclo di violenze che non dà segni di miglioramento. Il giornalista Nicolas Haque ha girato un video reportage  nel campo profughi di Kaga Bandoro nel nord del Paese, che ospita 20mila centrafricani che hanno dovuto lasciare la loro casa dall’inizio del conflitto. Nonostante un sottosuolo ricco di diamanti, oro e uranio, la Repubblica Centrafricana è nella lista dei paesi più poveri al mondo. Dal 2013, inoltre, la quasi totalità del paese vive sotto la minaccia di gruppi armati che oggi combattono per il controllo delle risorse e del territorio, costringendo più di un quarto della popolazione a scappare. L’ultima ondata di violenze è iniziata a novembre a Batangafo, nel Bambari (nel centro) e a Zemio (a sud-est), costringendo migliaia di civili alla fuga. Il reporter di Al Jazeera ha raccolto le impressioni dei più piccoli sulla guerra, a cominciare dalle parole di una bambina di 10 anni rimasta orfana e scappata con lo zio nella savana. «Voglio che gli uomini armati vadano via e che non ci sia più violenza. Voglio solo la pace» spiega la ragazzina che poi prende in prestito il microfono al reporter per mettere agli atti le sue  domande: «Come possiamo fare per fermare il conflitto? E quando torneremo a casa?». Nessuno, per ora, ha la risposta.

 

 

 

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