La Bétharram d’Italia ha lasciato il suo seme nella terra d’Africa. Ieri sera infatti è deceduto a Bouar, dopo una rapida malattia che negli ultimi due mesi l’aveva prostrato, padre Mario Zappa, missionario in Centrafrica da oltre 25 anni.
Padre Zappa aveva compiuto da poco 81 anni, essendo nato a Triuggio (Mb) il 10 aprile 1940, e da 2 giorni aveva celebrato i 56 anni di sacerdozio, era stato ordinato infatti il 12 giugno 1965 insieme a 4 confratelli poi quasi tutti finiti in missione: Arialdo Urbani prima in Thailandia e ora in Centrafrica, Alberto Pensa in Thailandia, Luigi Speziale (defunto nel 2019) in Terrasanta. Lui invece, come il compagno padre Ennio Bianchi, inizialmente era rimasto in Italia, impegnato nell’insegnamento e soprattutto nella formazione delle nuove leve betharramite.
La scelta era stata dettata anzitutto dalla profonda e sempre aggiornata cultura, soprattutto filosofica e teologica, di padre Mario; ma poi anche dalla sua coerenza profonda di religioso: che più tardi venne coronata dalla scelta di andare in missione (a oltre 50 anni suonati!) proprio per mettere in pratica sulla sua pelle – diceva – ciò che aveva tante volte insegnato ai giovani dalla cattedra o dal pulpito. In particolare padre Zappa ha rivestito la funzione di formatore e superiore della casa di Monteporzio Catone, dove risiedevano i seminaristi “maggiori” che frequentavano le università pontificie a Roma per gli ultimi anni di preparazione al sacerdozio.
La sua qualità intellettuale e spirituale è testimoniata anche dal fatto che ancora molto giovane, nel 1975, padre Mario veniva scelto come assistente nel Consiglio generale della congregazione, funzione che ha mantenuto a lungo senza però smettere il suo impegno come educatore. Nel quale era aiutato da un temperamento che – sotto la leggendaria «distrazione» – nascondeva un’intelligente auto-ironia, l’apertura alle novità e la capacità di mettersi in questione, qualità grazie a cui riusciva ad essere sempre attento alle richieste delle giovani generazioni, anche in stagioni particolarmente “turbolente” per la società e per la Chiesa.
Poi, nel 1994, la svolta inattesa: padre Mario Zappa chiede di trasferirsi nella missione betharramita italiana aperta un decennio prima a Niem in Centrafrica, dove per oltre un quarto di secolo ha svolto il compito di insegnante in vari seminari nella diocesi di Bouar, di predicatore e aiuto pastorale nella parrocchia betharramita della cittadina (dal 1996), poi nella nuova comunità del Centre Saint Michel per malati di Aids (dal 2010).
Le esequie si terranno presso la cattedrale di Bouar domani 16 giugno alle ore 8.30. Su espressa volontà di padre Mario, la salma sarà tumulata al cimitero dei missionari a La Yolé, un villaggio a pochi chilometri da Bouar dove hanno sede i seminari presso i quali il religioso ha a lungo insegnato.