Sono arrivati a metà del loro tour italiano gli undici laici francesi che in questi giorni stanno visitando tutte le comunità betharramite della penisola. Sì, perché del Bel Paese questo gruppo che si ritrova intorno al carisma di san Michele nelle comunità di Bourdeaux, Pau e Limoges e Tolosa, non ha voluto vedere i monumenti o le località turistiche bensì i luoghi e le persone rappresentative di Betharram d’Italia. Il loro giro – già tutto preparato in anticipo – è cominciato sabato mattina da Castellazzo di Bollate dove i francesi sono stati accolti dalla comunità dei padri ma soprattutto da un folto gruppo di laici che in questa parrocchia si ritrovano per incontri di preghiera e formazione. Patrice, Anne-Marie, Bruno, Marie-Paule, Philippe, Reine-Marie, Pascale, Daniel, Félicité, Marie-Laure e Michèle hanno scambiato con gli italiani la propria esperienza ed entrambe le parti sono rimaste stupite delle attività degli altri, pur differenti dalle proprie. I laici francesi si ritrovano infatti in fraternità e il loro scopo è soprattutto spirituale: si studia il carisma e gli scritti di san Michele Garicoits e poi lo si applica alla vita di ogni giorno. In Italia il gruppo degli undici (cui si è aggiunto come assistente spirituale padre Philippe Hourcade, betharramita attualmente a Monteporzio) ha invece incontrato un universo più variegato ma – hanno assicurato i viaggiatori – molto interessante: da Albavilla (il Centro missionario, il gruppo dei religiosi più agés, la residenza per malati psichici gestita da una cooperativa sociale) a Lissone (la messa domenicale in parrocchia, l’illustrazione artistica delle vetrate della chiesa, il pranzo comune), dalla storia degli inizi raccontata a Colico alle nuove aperture conosciute a Parma e a Pistoia. Ma il viaggio non è ancora finito: domani il gruppo sarà a Ponte a Elsa e poi farà rotta su Roma dove li attende la visita delle comunità dei Miracoli, della casa generalizia e di Monteporzio.