«Noi siamo la sua famiglia privilegiata e, se noi le apparteniamo in modo speciale, lei pure ci appartiene in maniera particolare». Così un betharramita commentava le grandiose feste organizzate per l’incoronazione solenne della Madonna di Bétharram voluta da Pio X, molto devoto alla bianca Madonna scolpita da Alexander Renoir, e avvenuta esattamente 108 anni fa, il 28 luglio 1912. All’epoca i padri betharramiti erano presenti nel santuario pirenaico soltanto come ospiti visto che si era ancora nel periodo delle confische statali dei beni religiosi (Bétharram tornerà ad essere gestito dalla congregazione nel 1919) ma nondimeno parteciparono alla festa. Proprio padre Victor Bourdenne, procuratore della congregazione, venne incaricato ufficialmente dal papa di portare da Roma le due preziose corone d’oro – una per la Vergine e una per il bambino – che il Pontefice stesso aveva donato: due fronde fiorite (chiaro richiamo al «bel ramo») cesellate nella bottega romana di Domenico Fontana e tempestate di ametiste, topazi e brillanti a mo’ di fiori e frutti. E il povero padre Bourdenne ebbe le sue difficoltà a passare la dogana a Ventimiglia e Marsiglia, dove fu bloccato addirittura per quattro giorni! L’evento dell’incoronazione della Vergine del Bel Ramo suscita enorme interesse nei giornali locali e tra la gente accorsa in gran numero, come testimoniano le foto d’epoca. Dieci vescovi, 600 preti, 30.000 pellegrini venuti anche con treni speciali. «La Regina che abbiamo appena incoronato – testimonia il superiore generale padre Paillas nel suo bel discorso ufficiale – è nostra Madre in modo del tutto speciale. È la Madre della nostra congregazione, che è nata in questo santuario benedetto… È ancora in questo santuario che la nostra vita religiosa ha cominciato a crescere e svilupparsi, è qui che abbiamo pronunciato i nostri voti, qui abbiamo spessissimo pregato, soprattutto nei momenti difficili; è a questo ramo salvatore che ci siamo attaccati per tentare di salire i sentieri della perfezione».
