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Lissone: una foto-ricordo con i bambini di Niem

Le immagini di una grande storia si fanno piccole nella mostra fotografica «RISCATTI. 30 anni di missione betharramita in Centrafrica» aperta fino al 14 dicembre nella sala parrocchiale del Sacro Cuore di Lissone. Un anniversario che la famiglia betharramita ha voluto celebrare attraverso varie iniziative nell’ultima parte dell’anno e che, con questa proposta, completa le sue intenzioni rivolgendosi proprio ai più piccoli. Invitati a visitare la rassegna infatti, come ogni anno, sono gli alunni della scuola elementare Tasso, le cui classi – dalla prima alla quinta – hanno varcato la soglia della mostra missionaria «a misura di bambino». Proprio con alcune foto scattate dal fotoreporter milanese Vittore Buzzi, in parte già esposte presso lo Spazio Arte del Centro San Fedele a Milano, è stato realizzato un percorso di «immagini animate» che raccontano la loro storia e con le quali 350 giovani alunni, proprio come dei fotoreporter, hanno scattato una foto-ricordo insieme ai coetanei africani impressi sulle pellicole. C’è chi ha scelto di posare insieme ad Abbo, il bambino che sogna di andare a scuola ma non ha nemmeno la tavoletta (il quaderno africano!) e chi invece preferisce Ata Alice, la nonna che per sfamare i propri nipotini costruisce vasi con un’arte molto complessa. Ma che si chiamino Ketya, Augustine  o Malachie, l’obbiettivo è non dimenticarsi dei propri amici africani: per questo, a mostra conclusa, gli studenti faranno un gesto solidarietà raccogliendo materiale sanitario generico (come cerotti, garze e bende) utili per il dispensario-ospedale del villaggio di Niem dove opera il lissonese padre Tiziano Pozzi. Oggi sarà lo stesso autore Buzzi a scattare ai giovani studenti le foto-ricordo con lo stesso obbiettivo con cui ha inquadrato i piccoli africani.

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