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Makila: san Michele e l’immagine concreta di Dio

di Ennio Bianchi

Abbiamo ricordato l’attenzione della Chiesa a rispondere alle attese e alle domande dell’uomo di oggi attraverso una rinnovata evangelizzazione che tenga conto delle dimensioni culturali contemporanee, come ha fatto san Michele al suo tempo.

La spiritualità betharramita – abbiamo rilevato – ha come fondamento la riflessione sull’Incarnazione del Verbo di Dio e quindi si apre alla contemplazione del primato di Dio nella storia e nella vita del credente per poi espandersi nella testimonianza della propria fede nella società.

La storia – per il cristiano che entra in questa contemplazione – rivela sempre l’amore di Dio: il disegno di salvezza del Padre realizzato dall’Incarnazione del Figlio attraverso l’opera dello Spirito Santo.

San Michele è rimasto colpito – e invitava tutti ad esserlo – dall’Amore di Dio per noi da tutta l’eternità e nella più sconcertante gratuità. La meraviglia del santo: l’Amore del Padre si spinge fino alla “privazione” del Figlio per donarlo all’umanità.

La spiritualità betharramita ha un fondamento nella umanizzazione di Dio, che ha una continuità nella nostra storia e che ci dice che l’Amore di Dio non verrà mai meno per l’umanità. Questa certezza apre alla gioia, alla speranza, alla risposta nostra d’amore all’amore di Dio.

Un altro fondamento: lo Spirito Santo – che ha reso possibile con la sua potenza l’Incarnazione – è sempre presente per dare significato alla storia umana ed  anche alle cose ed agli avvenimenti della nostra vita.

Ci dona la luce per comprendere ed attualizzare la Parola di Cristo, ci dona il discernimento per capire il nostro tempo e quindi essere testimoni dell’evangelizzazione.

San Michele trasudava di meraviglia di fronte a una esistenza così ricca di potenzialità  umane e divine dell’uomo, resa possibile dall’Amore del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Vedeva la vita e la storia svolgersi e prendere il suo più profondo significato nell’Amore della Trinità.

Questa concezione di san Michele va incontro al desiderio di tante persone del nostro tempo, che cercano un’immagine di Dio non astratta, non lontana dalla vita quotidiana. La si trova nella contemplazione di un Dio – Amore che si pone accanto ad ogni persona con affetto.

E l’Incarnazione ha reso e rende percepibile questo Amore.

Per san Michele l’uomo non è più solo nel cammino della vita e della storia.

Una dottrina spirituale per il nostro tempo che cerca sicurezze ed amore.

Leggi anche:  Makila: incarnare la parola nel nostro tempo 

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