Newsletter

Padre Séguinotte: avventuriero della fede

«Un avventuriero della fede». È fresco di stampa (digitale) il corposo volume dell’epistolario di padre Joseph Séguinotte, missionario betharramita prima in Cina (Yunnan) ma soprattutto per quarant’anni in Thailandia. Nato nel 1924 a Pau, non lontano da Bétharram, padre Joseph rimase orfano ad appena 5 anni e mantenne per tutta la vita una forte corrispondenza con la madre e i due fratelli; proprio da queste circa 500 lettere il fratello Eugène ha estratto l’antologia che ora è stata pubblicata sulla piattaforma francese www.lulu.com grazie alla cura di padre Beñat Oyhenart.
Ordinato sacerdote nel 1948, padre Séguinotte fu subito destinato alla diocesi di Tali nella Cina del sud-ovest, dove da quasi trent’anni i betharramiti avevano avviato un’epica opera missionaria. Vi giunse nel marzo 1949, destinato all’evangelizzazione delle etnie delle montagne e in particolare dei katchin, ma vi rimase poco perché l’occupazione delle truppe comuniste di Mao rese presto impossibile la permanenza dei religiosi.
Nel maggio 1951 Séguinotte e alcuni confratelli vicini al confine riuscirono a espatriare in Birmania (oggi Myanmar) per evitare di essere arrestati. Di lì si spostò in Thailandia e nel dicembre dello stesso anno fu tra i fondatori della missione betharramita a Chiang Mai. Dotato di grandi capacità organizzative e imprenditoriali (i suoi fedeli lo chiamavano affettuosamente «il generale»), padre Joseph nel 1955 con l’aiuto di numerosi benefattori internazionali ha acquistato una grande vallata nella foresta e vi ha fondato il Centro di Maepon, destinato all’educazione di bambini e giovani della minoranza kariana. Fu l’opera della vita di padre Séguinotte, che vi rimase finché nel 1992 per le condizioni di salute dovette rientrare in patria, dove è morto nel maggio 1994.

CONDIVIDI:

Facebook
Email

La proposta

Articoli recenti

Eventi