Compie 35 anni la vigilia di Natale, ma ha già numeri da record. La missione betharramita del Centrafrica – fondata da padre Arialdo Urbani e padre Antonio Canavesi nel villaggio di Niem il 24 dicembre 1986 – è stata descritta da un altro dei suoi “decani, il medico-missionario padre Tiziano Pozzi, pochi giorni prima della sua ripartenza in una serata alla parrocchia Sacro Cuore di Lissone.
Quattro residenze – Niem con il suo dispensario e la scuola delle suore, Bouar parrocchia di Notre-Dame di Fatima e Centre Saint Michel per la cura delle persone in Aids e un’altra comunità a Bimbo, recentemente fondata da padre Beniamino Gusmeroli a Bimbo, quartiere periferico della capitale Bangui – quattro sacerdoti italiani e sei religiosi africani più altri giovani in formazione, oltre 50 scuole di villaggio con circa diecimila alunni, un ospedale da oltre 11.000 consultazioni e 400 parti l’anno, il centro d’eccellenza per sieropositivi diretto da fratel Angelo Sala e tante altri fiori all’occhiello: il centro mobile per le visite mediche, i laboratori dentistico e oftalmologico, la nuovissima sala operatoria…
Un lavoro gigantesco perseguito anche grazie al lavoro di numerosi volontari, con tenacia e fiducia nella Provvidenza nonostante le continue difficoltà di una povertà endemica e soprattutto dei ricorrenti episodi di guerra, che ora ha reso ancor più insicure le strade per la presenza di mine. Padre Tiziano, che è anche vicario della provincia betharramita centrafricana, ha ringraziato tutti coloro che da lontano sostengono economicamente l’impresa attraverso l’associazione AMICI Betharram Onlus; anche per lui l’anno prossimo si compiono i trent’anni di presenza in missione.