Newsletter

Pistoia: una comunità a servizio della diocesi, sui passi di S. Michele

A sette anni dal trasferimento in città, dopo aver trascorso 35 anni nella parrocchia di Montemurlo, la comunità betharramita di Pistoia fa il punto sulla Nef, bollettino di notizie della congregazione. «Alla comunità – scrive il parroco padre Simone Panzeri – è  stata affidata la chiesa più grande e monumentale della Diocesi di Pistoia (copre la superficie di un ettaro) in cui ha sede la Parrocchia di San Francesco, in una delle piazze principali della città. Gli inizi non sono stati facili, i betharramiti hanno dovuto prendere l’eredità dei francescani conventuali che dal 1232 erano presenti in città e che, per la carenza di vocazioni, hanno dovuto lasciare il convento e quindi anche la cura di questa Parrocchia. I religiosi ricordano ancora la prima Messa da loro celebrata in questa chiesa alla presenza del Vescovo e di pochissimi altri fedeli, segno del clima amareggiato per la partenza dei francescani dalla loro comunità parrocchiale. Nel corso degli anni, però, il Signore ha fatto in modo che la conoscenza reciproca e l’amore per la comunità crescessero in modo tale che, oggi, i padri e i fratelli sono ben accolti, amati e stimati dal popolo di Dio che frequenta la chiesa. La comunità si è lasciata guidare da uno spirito di umiltà, entrando in punta di piedi, senza pretese, nelle tradizioni secolari di questa Parrocchia francescana e per questo è riuscita a trovare in tutti un’eccellente accoglienza. Tutti i religiosi (i padri Natale Re, Pietro Villa, Simone Panzeri, Serge Appaouh e fratel Severino Urbani) svolgono il loro ministero di ascolto e di vicinanza alle persone che quotidianamente bussano alla porta della sagrestia e hanno trovato in questa chiesa sacerdoti accoglienti e sempre presenti. Oltre a questo, ogni padre ha un incarico a servizio della Diocesi (sull’esempio del fondatore San Michele) in diversi ambiti della pastorale: pastorale sanitaria, giovanile, vocazionale, caritativa e discernimento spirituale. Da due anni la comunità ha accolto Gabriele Vassallo, un uomo di quarant’anni, che vive in comunità il tempo del postulandato come tappa della sua formazione per discernere la vocazione religiosa betharramita. Fin dal suo trasferimento a Pistoia, poi, la comunità ha portato con sé da Montemurlo, il gruppo dei giovani laici betharramiti chiamato “BetharrAmici” (gli amici di Betharram) che hanno ufficialmente chiesto al Capitolo Regionale di Betharram del 2016, di essere da loro seguiti e accompagnati nella conoscenza di San Michele e della Congregazione.
Come si nota Betharram a Pistoia si muove sui passi di San Michele nel servizio alle necessità della Diocesi, nella cura del popolo di Dio, nell’attenzione a chi chiede di seguire Gesù per dire “Eccomi” a Lui nella propria quotidianità».

CONDIVIDI:

Facebook
Email

La proposta

Articoli recenti

Eventi