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Processione a tutto gas

Ha inventato la processione in bicicletta, non solo: ne ha in programma una addirittura in moto. Padre Giancarlo Monzani, cinquant’anni di messa trascorsi tutti tra Uruguay e Argentina, non ha alcuna intenzione blasfema, anzi: «Da noi le processioni sono una pratica estremamente seria». E allora? Allora padre Giancarlo dà conto della riflessione sviluppata nella sua comunità di Beltran, nei pressi di Santiago del Estero in Argentina, dove da circa 5 anni i betharramiti svolgono la loro missione. La tradizionale processione per la festa patronale si è sempre svolta a piedi, ma proprio per questo le vie toccate nel tragitto erano sempre le stesse: raggiungere altri rioni della cittadina di 8.000 abitanti era impossibile, se non costringendo i fedeli a ore di faticoso cammino. Ecco allora l’idea, realizzata con successo durante l’ultima festa: un furgoncino con la statua della Vergine e l’altoparlante per diffondere canti e preghiere ha preceduto una lunga teoria di persone in bicicletta, bambini in primis, e così la processione è potuta snodarsi anche in quartieri lontani dalla chiesa. Padre Giancarlo – il quale di suo negli spostamenti usa volentieri la bicicletta, che gli permette di salutare e parlare con i parrocchiani incrociati per via – non vuole fermarsi qui: «A Beltràn moltissimi usano moto e ciclomotori, che sono il mezzo di trasporto più popolare sia per le distanze, sia per i costi ridotti rispetto a un’auto. Davvero c’è un numero incredibile di motocicli, utilizzati normalmente per gli usi familiari quotidiani. Perciò la prossima volta apriremo la partecipazione anche a loro». A velocità calmierata, ovviamente…

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