Oggi la Chiesa celebra la solennità di Tutti i Santi: quelli riconosciuti tali al termine di un processo canonico ma anche i testimoni più quotidiani e sconosciuti che hanno fatto della loro vita una testimonianza di fede. Nella schiera delle figure esemplari cui guardare oggi si riconoscono numerose aureole care a Bétharram. Oltre a Michele Garicoits, fondatore della congregazione del Sacro Cuore di Gesù e riconosciuto santo nel 1947, si può citare anzitutto suor Miriam Baouardy, carmelitana dichiarata santa nel 2015, la quale ebbe un ruolo importante nell’approvazione delle Costituzioni dell’istituto. Pur non essendo ancora beatificato (la causa è però aperta) merita di essere riscoperta la figura di padre Augusto Etchecopar, compagno e successore del Garicoits e di padre Eduard Cestac, compagno di seminario di san Michele e poi a sua volta fondatore di una famiglia religiosa. Tra le sante vicine alla storia e spiritualità di Bétharram ricordiamo invece santa Elisabetta Bichier des Ages, fondatrice delle Figlie della Croce, congregazione considerata “gemella” di quella betharramita con cui non a caso le suore hanno collaborato e lavorano in molte comunità ma anche Bernadette, la veggente di Lourdes alla apparizioni della quale san Michele fu uno dei primi a credere.
“Tutti i santi di Bétharram” è anche il titolo di un libretto edito dal Vicariato d’Italia nella collana Quaderni di Presenza, acquistabile in versione cartacea su Lulu.com.
